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Partecipazione ed economia degli elementi: due perni del pensiero del Maestro milanese che trovano una delle loro prime manifestazioni compiute nel sistema Cavalletto. Sistema di arredo dalla versatilità geniale, il progetto di Cavalletto risale al 1953. L'idea è di realizzare mobili completamente in legno facilmente componibili, sulla base di un unico principio-dettaglio costruttivo che permette di comporli, smontarli e riconfigurarli con estrema flessibilità rendendo l’utilizzatore attivamente partecipe nelle fasi finali del processo progettuale. 




Fulcro del sistema il montante verticale dalla caratteristica forma a V rovesciata, dotato di un perimetro dalla sezione particolare. Sovrapponibile su se stesso mediante un semplice giunto a gravità (altro tema ricorrente nell’opus di Mangiarotti), la sua conformazione gli permette di accogliere, bloccando attraverso un incastro a “coda di rondine”, piani per librerie, piani tavolo, moduli contenitori e persino strutture per letti.






La geometria si fa struttura in un sistema che presta particolare attenzione all’utilizzo misurato delle risorse, offrendo la possibilità di condividere un singolo sostegno a due elementi adiacenti.






Molto amato e pubblicato ai tempi del suo debutto, il progetto modulare del sistema Cavalletto ha aperto la strada a una nuova generazione di mobili e si mostra ancora oggi contemporaneo, un classico senza tempo che non passa mai di moda.



 



Panoramica degli elementi e relative posizioni