Superare i confini tra discipline, materiali e tecniche di produzione è una caratteristica peculiare dell'opera di Angelo Mangiarotti. Sarebbe difficile trovare un esempio migliore di questo approccio del tavolo SK207 del 1959, la prima incursione del maestro nel campo della lavorazione dei metalli.
Mentre al lavoro su elementi prefabbricati in cemento producibili su scala industriale per l'architettura, con intelligenza arguta, Mangiarotti sceglie l'antica tecnica della fusione a "cera persa" per la realizzazione del suo primo tavolo in bronzo. Usata principalmente nella realizzazione di sculture, questa tecnica particolare rende ogni esemplare unico poiché lo stampo deve essere distrutto per estrarre il prodotto della fusione. Il processo, la geometria, il peso e la sua resistenza, permettono alla base conica di SK207, nonostante la ridotta superficie di appoggio, il sostegno di piani di grandi dimensioni in marmo per una sofisticata combinazione di materiali e superfici.